BERLUSCONI – UN UOMO CHE HA FATTO LA STORIA

 

Il 12 giugno 2023 passerà agli annali come il giorno della morte di Silvio Berlusconi.

Il leader di Forza Italia è venuto a mancare all’età di 86 anni, all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove era nuovamente ricoverato, da venerdì scorso, per accertamenti programmati legati al suo già precario e compromesso stato di salute.

Lascia l’esistenza terrena un uomo, la cui essenza, personale e pubblica, rappresenterà, comunque, nel bene e nel male, una pagina di storia autentica per quanto innegabilmente significativa del Paese.

Condivisibile, talvolta discutibile, per molti versi anche criticabile, il Cavaliere di Arcore è stato infatti personaggio a tutto tondo della vita nostrana nella sua espressione più pubblica, mediatica, sociale e persino generazionale.

Una figura capace di imprimere la propria impronta sui ciascuno degli ambiti di azione in cui ha operato, dei quali è finito per essere, praticamente sempre, riferimento assoluto ed incontrastato.

Esponente di spicco dell’imprenditoria italiana, sin dagli anni ’80, Berlusconi è stato indubbiamente precursore in ogni attività nella quale ha deciso di cimentarsi o per così dire di “scendere in campo”, divenendone leader indiscusso ed autorevole.

Editoria, tv privata e commerciale, grande distribuzione alimentare, calcio professionistico rappresentano, nello specifico, i prosceni in cui l’operato di Silvio può essere ascritto, quanto più oggettivamente possibile, alla voce “vi è un prima ed un dopo Berlusconi”.

Presidente più vincente della storia del calcio italiano, unico indiscusso capo del centrodestra italiano per più di un trentennio, quattro volte Presidente del Consiglio, capo di Fininvest prima e Mediaset poi, imprenditore dalla verve innovativa didatticamente ineccepibile quanto sempre viva.

Un uomo capace quindi di segnare un’epoca quindi, determinandone, in maniera indelebile, quasi sempre il corso ed il destino, sulla scorta di un’innata e spiccata attitudine a voler essere anticipatore dei propri tempi, nel suo vissuto quotidiano prima, quanto nel suo successivo impegno politico poi, intrapreso nel 1994 e poi proseguito, fra alterne vicende, ma in ogni caso sempre sulla cresta dell’onda.

Rappresentante incontrastato di un centrodestra Italiano capace di modernizzarsi sotto la sua guida fin troppo liberale, Premier, uomo di stato, goliardico rappresentante del vivere italico, esponente di spicco anche a livello internazionale, Berlusconi è da ritenersi la figura pubblica italiana più famosa, amata, discussa, controversa, condivisa, osteggiata, dibattuta e comunque in voga della recente storia politica e imprenditoriale italiana.

Un faro indiscusso, per i suoi adepti, così come per quelli che lo hanno sempre osteggiato in nome di un anti-berlusconismo che è valso far guadagnare quella notorietà altrimenti non raggiungibile.

È per tutto questo e per altro ancora che quella di oggi è una pagina di storia di quelle che si chiudono, momentaneamente, per poi restare per sempre aperte ed essere inevitabilmente tramandate dai testi di storia all’Italia che verrà.

Anche per quelli che, come me, non sono mai stati dalla parte di Berlusconi politico, ma che oltre ogni lecito spirito critico ne hanno condiviso la capacità di essere da sempre, fino all’ultimo istante, proiettato al futuro in nome di una personalità a dir poco strabordante.

Talvolta contradditoria, forse, certamente fin troppo discussa, con molta ipocrisia, da coloro che spesso evidenziano i vizi altrui per nascondere i propri, ma che strada intrisa di vissuto degno di nota lo è stata comunque, lo è stata sino in fondo, lo è stata per davvero.

Buon viaggio Silvio, comunque è andata, sei stato un uomo che ha fatto la storia…