FRANCESCO GARRUBBA – IL DS IN RAMPA DI LANCIO

La permanenza nel girone calabrese di Eccellenza dell’Isola Capo Rizzuto può essere tranquillamente etichettata come una delle pagine più sorprendenti e liete della stagione calcistica dilettantistica appena passata in archivio.

Quello che si può, senza alcun dubbio, annoverare fra i miracoli più esemplari di un calcio che a certe latitudini vale la pena assaporare proprio per i verdetti inaspettati che talvolta è in grado di regalare, è risultato storico, il cui merito, come sempre in questi casi, va ascritto alle diverse componenti che, a vario titolo, si sono rese protagoniste della favola giallorossa: società, calciatori, staff tecnico, tifosi ed ambiente in genere.

Non me ne vogliano ovviamente le altre “frecce”, tutte degne di lode, all’arco di questa autentica cavalcata che solo qualche tempo fa sembrava pura utopia, ma fra quelli che sono gli artefici dell’impresa degli uomini del Presidente Cristodaro c’è, in prima linea, non certo e non soltanto perché un caro amico, Francesco Garrubba, giovane e rampante Direttore Sportivo della compagine isolitana che di questa impresa è elemento di spessore indubbio e cristallino quanto imprescindibile.

Dopo anni vissuti “a farsi le ossa” in quell’FC Crotone che, anche fra i professionisti, è stato modello societario da prendere a riferimento, per Francesco quella di Isola è una scommessa vinta che trasuda di ostinazione, impegno e sacrificio e ripaga di una consapevolezza, sulla bontà del proprio operato, che tale lo è stata anche quando nessuno ci credeva, o quando scelte impopolari, ma necessarie, sembravano portare in ben altra direzione.

Per questo e per molto altro, per tutto ciò che è stata, in termini di emozioni calcistiche contrastanti, la stagione, per l’epilogo esaltante che ha incredibilmente sovvertito l’iniziale destino di una squadra che sembrava già condannata a retrocessione certa, ma soprattutto per il modo con il quale il diesse crotonese ha saputo districarsi nelle oggettive difficoltà di un campionato non facile, questa salvezza dell’Isola rappresenta il più classico dei trampolini di lancio per la carriera dello stesso Garrubba.

E se la sua proverbiale pacatezza, rimarcata nelle recenti chiacchierate con gli addetti ai lavori, non sembra poterlo allontanare dal suo vero marchio di fabbrica, quello di saper mantenere i piedi ben saldi a terra anche all’indomani di un indiscutibile successo, certo è che la stella brillata ad Isola sembra non essere destinata a rimanere solo una meteora degna di una stagione baciata dalla fortuna. Tutt’altro.

Nell’ambito, infatti, di un panorama dirigenziale che non solo a livello dilettantistico è troppo spesso frequentato da personaggi che di calcio ne sanno ben poco, Francesco è sicuramente destinato a confermarsi a questi livelli in attesa, perché no, di affermarsi, al più presto, su palcoscenici ancora più prestigiosi.

Professionista serio e competente, oltre che persona sobria e capace di mantenersi lucida ed obiettiva anche dinnanzi alle disavventure che accompagnano spesso il corso di una stagione che, nel calcio, è frequentemente intrisa di variabili fuori e dentro il rettangolo di gioco, per il momento Garrubba si gode il traguardo raggiunto, al fianco di quelli che sono prima di tutto i “suoi” ragazzi.

Per la verità, conoscendolo, sono pronto a giurare, che si starà già meticolosamente apprestando a programmare il proprio lavoro in vista della stagione che verrà, fin da adesso, che i campionati sono giunti a termine da pochissime ore.

In attesa della nostra prossima chiacchierata, nella quale, oltre che cercare di capire i suoi obiettivi più immediati, sarà, come sempre, un piacere disquisire di calcio e farsi catturare dalle sue analisi sempre così precise e puntuali, messi da parte i doverosi complimenti per quanto ha già fatto intravvedere, per Garrubba ora lo sguardo è inevitabilmente proiettato alle sfide future.

Anche in questo caso, conscio che la conferma vale un lavoro pari, se non addirittura superiore, a quello che è servito per l’exploit, il Direttore è pronto per cavalcare nuove scommesse e solcare futuri approdi.

Obiettivo: lavorare alacremente per raggiungere un nuovo successo e continuare a dimostrare, sul campo e sulla scrivania, il proprio valore.