EL TIBURON – PASSO VERSO LA SALVEZZA

Caldo, stadio esaurito e straripante di gioia, tre punti che profumano di una salvezza a cui ora manca solo con il conforto dell’aritmetica.

In un lunch match dal sapore estivo, non fosse altro che per il sole cocente che irraggia un “Ezio Scida” per l’occasione vestitosi a festa, il Crotone si sbarazza, più facilmente del previsto, del Sassuolo e compie un passo importante, forse decisivo, verso la permanenza nel calcio dei “grandi”.

Un gruppo oramai abituato alla lotta, un mister capace di calarsi umilmente nella realtà di un calcio di provincia e di metterci la riconosciuta esperienza, una società sempre più solida: sono questi gli ingredienti di cui si va colorando questa ennesima impresa rossoblu.

A salire sugli scudi, nell’ultimo trionfo casalingo, i finalizzatori di un sistema di gioco nel quale ogni tassello sembra incastrarsi alla perfezione e che nelle ultime tre gare è valso sette punti fondamentali per una classifica sorridente come non mai.

Uomo copertina è senza dubbio Simeon Tochukwu Nwankwo, meglio noto come Simy, sgraziato, ma letale lungagnone nigeriano che, dopo essere passato alla storia per la splendida rovesciata con la quale ha trafitto Buffon nel leggendario pareggio contro la Juventus, si conferma autentico trascinatore della compagine pitagorica.

Se il numero 99 è da ritenersi l’uomo capace di sobbarcarsi, nel momento clou, le sorti della propria squadra, di trasformare in oro ogni pallone toccato in area avversaria (cinque le pesantissime marcature in questo scorcio di stagione), altro uomo decisivo nella vittoriosa “campagna” contro i neroverdi emiliani è stato Marcello Trotta, autore di una doppietta che ha orientato inesorabilmente il corso della gara.

La doppietta dell’attaccante campano mi consente di aprire una parentesi su questo calciatore fin troppo criticato in queste due annate crotonesi, di cui invece sono da sempre un estimatore non fosse altro che per l’impegno profuso e la dedizione alla causa. Non sarà un fenomeno (se lo fosse non giocherebbe a Crotone), ma è un attaccante rognoso e generosissimo, tecnicamente discreto, che nei momenti importanti (vedasi anche il finale della stagione scorsa) è sempre protagonista.

Come parimenti protagonisti sono da considerarsi tutti gli altri elementi di una rosa nella quale non esistono fuoriclasse, ma che con la convinzione di potercela fare, va da tempo oltre i propri limiti poggiandosi sulla compattezza di un gruppo granitico nell’affrontare le avversità.

Ragazzi che occupano già un posto negli annali che racconteranno le gesta di questo ennesimo miracolo calcistico calabrese che va completandosi sotto la regia, sapiente e verace, dell’altro uomo simbolo della cavalcata crotonese, tale Walter Zenga, uomo prima che allenatore capace di immedesimarsi nella piazza, di farla propria e di guidarla sapientemente verso un approdo inaspettato.

Anche sul Mister necessita una riflessione più ampia. Personalmente ero scettico sulle sue doti, anche perché pesantissima era l’eredità di Nicola specie in termini di stimoli che il predecessore sapeva dare ai propri uomini.

L’Uomo Ragno è invece andato oltre ogni più rosea previsione, ha saputo pareggiare, se non superare, la verve emotiva posseduta dall’allenatore sostituito ed ha aggiunto quel quid in più di sfrontatezza e qualità, nel gioco e nella manovra, che ha permesso alla squadra di giocarsela alla pari con tutti.

Resterà inoltre nella memoria di tutti l’immagine di un condottiero che insieme ai suoi uomini va sotto la Curva Sud e diventa un tutt’uno con essa sulle parole di “A mano, A mano”….

Non sarà ancora tempo di abbandonarsi a festeggiamenti (tre punti a Verona significherebbero però salvezza matematica), ma la strada tracciata sembra aprirsi verso orizzonti ad un certo punto insperati.

Servirà la spallata decisiva, quella per la quale recarsi tutti a Verona o stringersi comunque intorno alla squadra e sostenerla negli ultimi metri che portano al traguardo.

Nell’attesa, non resta che godersi questo passo, per molti versi definitivo, verso la salvezza…