AUGURI MAMMA
Tralascio il lato pubblico e per così dire “istituzionale” del blog, per permettermi, mi si conceda almeno stavolta, un articolo del tutto personale, nel giorno in cui la mia cara mamma compie il suo sessantesimo compleanno.
Forse perché non sono bravo a renderlo a parole o perché l’evento merita comunque una degna celebrazione, a questo spazio virtuale affido alcune considerazioni, solo apparentemente scontate.
Per iniziare credo che un “tanti Auguri Mamma” sia il modo più spontaneo ed affettuoso per commentare il traguardo raggiunto.
La seconda considerazione, di quelle che spesso la routine quotidiana ci impedisce di tener presente, è un convinto e quasi liberatorio: “ti voglio bene mamma”.
In questo momento di festa, è questo il mio e nostro modo di dirti grazie.
Un ringraziamento doveroso che muove da un assunto inconfutabile: ciò che siamo oggi (esteso anche ai miei due fratelli ed a mia sorella) è esclusivamente opera tua.
Chi conosce la nostra storia, sa quante ne abbiamo passate.
Guardandoci alle spalle, a te va il merito di averci guidato nelle difficoltà e nelle sofferenze (una non vale la pena neanche ricordarla per quanto ancora dolorosa) come nelle gioie e nei momenti di felicità.
Sempre presente nelle nostre vite, ci hai regalato un patrimonio di valori che niente e nessuno potrà mai scalfire: onestà, altruismo e quell’umiltà che io reputo la nostra grande forza ed il nostro vero segno distintivo.
Superfluo è raccontare ogni tuo sacrificio, ogni tua premura, ogni tuo gesto di affetto in una vita che, come nessuno avrebbe saputo fare, hai praticamente donato ai tuoi figli.
Come riduttivo sarebbe dire del tuo essere sempre presente, il tuo saperci dare forza, il tuo essere al servizio di tutti noi anche a costo di mettere da parte i tuoi bisogni.
Senza necessità di ulteriori giri di parole (persino a me potrebbero mancare gli aggettivi), mi limito quindi ad augurarti tutto il bene possibile per la tua vita futura, da mamma oltre che da nonna.
Anche quelle normali incomprensioni quotidiane che compaiono nel rapporto “madre-figlio” non ti facciano perdere di vista la profonda ed incommensurabile stima che nutriamo per te, per quello che hai fatto, per quanto continui a fare, per quanto ancora son sicuro farai.
Ai risultati raggiunti guarda pertanto con orgoglio e fierezza, specie nei tuoi momenti di sconforto e debolezza, continuando ad irrogarci il benefico apporto del tuo amore materno.
Perché è grazie a te che, per noi, resta attuale la frase di San Pio: “Due cose al mondo non ti abbandonano mai,l’occhio di Dio che sempre ti vede…. e il cuore della mamma che sempre ti segue”.
Ho letto sempre con piacere i tuoi articoli, ma, in un giorno speciale come il compleanno della mamma, hai mostrato e manifestato a tutti un amore verso la famiglia che merita rispetto e ammirazione. Un caro augurio anche dalla mia famiglia.
Come sempre è bello leggerti, amico mio. Le tue parole scorrono leggere davanti agli occhi di noi lettori che, attenti o meno, scorgiamo una penna veloce e diretta al cuore.
La tua mamma è fortunata ad averti, perché sì, te lo dico da mamma di due maschi, anche noi mamme dobbiamo essere grate quando la vita ci regala figli speciali.
Auguri alla tua mamma, una novembrina come me!
Carissimo Antonio, solo per caso mi è capitato di leggere tue notizie qui in questo blog, che hai voluto far nascere, sono certo, per dar voce a ciò che più ami e che ti lega indissolubilmente alle tue radici, alla tua terra.. Un legame profondissimo, saldo nei valori più alti che ci è dato conoscere e che tu vuoi renderci noto. È una sorpresa per me avere tue notizie così. Ti conoscevo quando eri un ragazzino, e prima di te, ho avuto il privilegio di conoscere tuo padre. Ricordo nitidamente il suo viso, la sua dolcezza melanconia e il fare gentile, un po’ schivo, che lo caratterizzava. Veniva di tanto in tanto qui a Torino, a casa di mia suocera, Rosa, che aveva il tuo stesso cognome, e, a modo suo, la tua stessa gentilezza e bontà d’animo che oggi scopro appartenenti. Che bella sorpresa!
Sono mancato per molto tempo, forse troppo, a tutti voi, ma le ragioni puoi immaginarle.. Ma di quel piccolo paesino che tanto ami, io ho splendidi ricordi, come di te, di tua madre e lo zio Pasquale e Chiarina .. e di tutta quella piccola comunità che mi ha sempre accolto con garbo e ospitalità, io sento la mancanza, come fosse parte di me, di luoghi ancora vividi nella memoria che non mi hanno lasciato mai .. Ma troveremo il modo di rivederci, sicuramente… E di riabbracciarci. Presto.
Paolo Mello.