SIAMO TUTTI NICOLA

Foto Nicola Capalbo

Avrei tanto voluto che questo fosse un “ruggito natalizio”.

Gli ultimi accadimenti mi “obbligano” a rivolgere invece un pensiero a Nicola Capalbo, giovane savellese, costretto a combattere, in queste ore, la sua battaglia con la vita.

Come ho avuto modo di scrivere sul mio profilo facebook, è dal pomeriggio di ieri che mi sento, come molti altri savellesi, al fianco di questo ragazzo cresciuto in mezzo a noi seppur tra mille difficoltà e vicissitudini.

L’impressionante “macchina di solidarietà” messasi in moto a Savelli, i messaggi dei tanti emigrati savellesi sui social network rendono l’idea di quanto Nicola non sia solo, in questa sua sfida ben più difficile e delicata delle tante altre affrontate sinora.

Savelli tutta è quindi stretta idealmente intorno ad un suo “figlio” che, insieme al fratello Franco, rappresenta uno dei personaggi più conosciuti, oserei dire onnipresenti, del vissuto quotidiano paesano.

Egli è spirito genuino, nato e cresciuto fra molteplici stenti, “costretto” a dimenarsi, minuto dopo minuto, per portare a casa il classico “tozzo di pane”.

Come tale Nicola è tipo sorridente, socievole, oltremodo disponibile e generoso.

Il suo essere parte integrante di un tessuto sociale spesso non troppo tenero con quelli che hanno più bisogno delinea al meglio i suoi tratti, goliardicamente condivisi con gli amici, con quel suo senso di autoironia che va al di là di ogni titolo di studio.

Per questo, man mano che passano le ore, non posso che essere fiducioso sul fatto, che al di là di ogni responso medico, Nicola ce la possa fare.

In fondo, penso, cosa vuoi che sia per lui quest’altra difficoltà, dopo che la vità non è stata certo così tenera?

In questa battaglia, credo che sia tuttavia doveroso continuare a stargli a fianco, pregare per lui, dargli idealmente forza; ne serve molta di più di quanto abbia dimostrato di possederne nel corso della sua vita.

Prendendo a prestito le considerazioni di alcuni, mi auguro che il regalo più bello da trovare sotto l’albero sia proprio quello di riaverlo tra noi, magari al bar come di solito, a chicchierare, scherzare e “prendersi in giro” come sempre.

Anche perchè, se ci fosse un bilancio, bisognerebbe considerare quanto Nicola sia in credito con un’esistenza che talvolta gli ha fatto pagare conti ben più salati di quanto avrebbe meritato.

Magari, fra una partita a carte ed un’altra, sorseggiando un buon bicchiere di vino, potremmo anche raccontargli di quanto ognuno di noi si sia sentito, in queste ore, Nicola Capalbo….