SCRIPTA MANENT – ISPIRAZIONE TEMERARIA

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In un tempo in cui lo smartphone ed i social network condizionano pesantemente l’incedere quotidiano di ciascuno, senza che nessuno possa ritenersi immune dal propagarsi di un’autentica “sindrome virtuale”, riaffidarsi alla magia dello scritto e del pensiero è l’unica strada percorribile per sviare da una palese automatizzazione di sentimenti e comportamenti.

A tal fine, se leggere un buon libro, anche prima di addormentarsi, diviene esercizio per riconciliarsi con il senso della meditazione, produrre di proprio pugno pensieri, citazioni, dediche, piccoli componimenti di vario genere, diviene strumento per stimolare quella creatività che si possiede e che va solo rispolverata in quanto accantonata ad un ruolo fin troppo marginale.

In tale direzione, l’esperimento de “Il Ruggito di Ruggiero” coincide con una nuova rubrica, “Scripta manent”, che vuole raccogliere le dediche, i pensieri, le poesie e le citazioni dei propri lettori con l’obiettivo di esplicitare uno stato d’animo o una condizione.

Trattasi di un esperimento audace, il cui intento è quello di far rivivere emozioni, sentimenti, riflessioni mediante la riscoperta di una vena creativa e poetica che ognuno possiede e che ad oggi risulta solo anestetizzata da una mediaticità fin troppo invadente.

Nella prima uscita della nuova rubrica, i primi versi, raccolti in una prosa sostanzialmente artigianale, raccontano di un’ispirazione femminile e temeraria che si rivolge, per gioco e per sfida, ad una donna quale omaggio alla sua ricchezza di contenuti e qualità estetiche ed intellettuali.

Con un autentico inno al gentil sesso, a quella donna che è patrimonio da custodire quando è amica così come quando è compagna di vita, si svela un nuovo spazio virtuale necessariamente aperto al contributo di coloro che in nome di una creatività fervida, intendono affidare a tale angolo le proprie sensazioni.

Bando alle ciance quindi e parola ai pensieri; è tempo di scrivere, è tempo di “Scripta manent” .

   

 Ispirazione temeraria

Benefico è il coraggio di osare,

desiderio di mettersi in gioco,

verso una suggestione a cui dar voce.

È agire lungo il corso della propria autostima,

affidarsi ad un presente

che asseconda un’ispirazione soave quanto temeraria.

È virtù che abbandona le parole in eccesso,

prevalenza della concretezza sulla forma,

è approfondimento di sensazioni finora sconosciute.

Stuzzicante è il piacere di accettare la sfida,

di collocarsi in una dimensione che va oltre il razionale,

interazione inaspettata e coinvolgente che travalica il pregiudizio.

Di rivelazioni quotidiane si alimenta tale ispirazione,

di battute e di pensieri, di intuizioni e di complicità,

di scoperta continua di valori e contenuti.

Alla realtà il dovere di mantenerli tali,

di proteggerli da una tecnologia menzognera

proprio come un’istantanea preserva un baleno.

Un’ispirazione che è perlustrazione di una nuova conoscenza,

esteticamente sempre apprezzata,

oggi dalle fattezze ancor più eleganti ed aggraziate.

Vetta affascinante ed intrigante,

essa è interlocutrice da compiacere con dire ponderato

e sicuro, convinto e non tentennante.

Ai versi il difficile compito di cogliere nel segno;

un compito finanche arduo e proibitivo,

ma che vuole imprimere audaci emozioni.

Il loro proiettarsi va oltre l’odierno,

al di là della quotidianità del nostro tempo,

di quel che ci si racconta per consuetudine più che per convincimento.

Trattasi di prosa che orienta la mente di colui

che si proietta verso nuovi orizzonti,

confini inesplorati per quanto degni di essere solcati.

Quegli stessi spazi nei quali la musa,

la sua maestosa inavvicinabilità

assurge sembianze femminili di imponente spessore.

In un limbo di continui stimoli

ella si muove, leggera e sinuosa,

alimentando l’ardimento di continua reciprocità.

Sorrisi ed aspettative,

teorie e vicendevoli espressioni

ne delimitano il senso.

Un ambito nobile e talvolta sconfinato,

manifestazione di un impulso incessante

che delinea i tratti di uno spazio infinito.

È il senso stesso della sua essenza,

di quell’ispirazione temeraria che si materializza

e nobilita il valore di un ambizioso pensiero.