EL TIBURON- UNA PRIMA VOLTA AMARA

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Altra sconfitta, l’ottava su nove gare sin qui disputate, per il Crotone di Nicola che anche contro il Napoli, alla prima in A fra le mura amiche, non riesce ad esorcizzare un record negativo che assume proporzioni sempre più gigantesche.

Il preoccupante trend offusca inesorabilmente i contorni di un’avventura nata sotto premesse diverse.

Per scacciare i fantasmi di un sogno che si sta letteralmente trasformando in incubo, l’unica nota lieta a cui affidarsi, sebbene in parte, è proprio l’apertura del nuovo “Ezio Scida”.

Ristrutturato in alcuni settori (tribuna in primis), rivisto in spazi esterni che consentono un ingresso allo stadio finalmente civile, il nuovo impianto si presenta alla A in ritardo rispetto all’inizio della stagione, ma con tempi tutto sommato non lunghissimi rispetto agli adeguamenti di cui è stato oggetto.

L’aspetto strutturale è come detto l’unico elemento che suscita ottimismo: il resto, se non completamente da buttare, è sicuramente totalmente da rivedere.

A cominciare da una politica dei prezzi, degli abbonamenti prima e dei biglietti poi, rispetto alla quale la condotta della società pitagorica si è dimostrata, contrariamente dal solito, totalmente fuori luogo.

“30 euro? No al pizzo”: lo striscione esposto dai tifosi ospiti la dice tutta su prezzi troppo alti in virtù dei quali, gli ampi spazi vuoti presenti nella nuova tribuna ed in gran parte dello stadio risultano logica conseguenza.

Se “l’effetto catino” era stato uno dei segreti del Crotone promosso in A, ne deriva che uno Scida non completamente esaurito non possa in alcun modo giovare ad una squadra già in palese difficoltà.

Vero è che non è contro i partenopei che ai pitagorici si chiedeva la vittoria, ma vero è altrettanto che l’arrendevolezza dimostrata dai rossoblu, in questa come nelle altre uscite stagionali, non lascia scampo ad alcuna illusione.

Anche ieri, infatti, la cronaca del campo narra di una squadra svuotata nel morale, tecnicamente inadeguata, tatticamente spaesata e fisicamente molle.

La Sud ha individuato in mister Nicola il principale colpevole di questo stato di cose, invitando l’allenatore a farsi gentilmente da parte.

Atteso che il cambio tecnico potrebbe apportare quella scossa emotiva che nel calcio si può sempre accompagnare a tali decisioni, le lacune del mister sembrano essere solo una delle criticità, forse la meno impellente, che attanagliano ad oggi la compagine crotonese.

La realtà è che la rosa del Crotone non è attrezzata per la massima serie fra giocatori (Claiton, Martella e Salzano per citarne alcuni) che non possono essere i pilastri di una squadra che aspira a lottare per salvarsi ed altri (i vari Crisetig, Falcinelli, Trotta, Simy e Dussenne) che non sono certamente “giocatori di categoria”.

Duole ovviamente “condannare” calcisticamente calciatori che in alcuni casi sono stati protagonisti della splendida cavalcata della scorsa stagione, ma la verità è questa, nuda e cruda. Conviene prenderne atto per correre ai ripari e provare al salvare quantomeno “il salvabile”.

La prima mossa potrebbe essere sollevare Nicola dal suo incarico, ma il resto dei problemi resta lì, inesorabile e pesante come un macigno.

Perché se il mister è discutibile per alcune scelte (Stoian fuori, in questa squadra, è un azzardo ad esempio), anche la gara contro il Napoli ha evidenziato mancanze strutturali che solo miracolosamente possono essere sovvertite da un semplice avvicendamento tecnico.

E pensare che ieri si sarebbe potuto approfittare di un Napoli rabberciato e comunque non impressionante specie se si considera che gli uomini di Sarri hanno affrontato in inferiorità numerica gran parte del match (Gabbiadini espulso al 31’).

Invece ecco l’ennesima occasione in cui la squadra è apparsa impotente e quasi rassegnata alla disfatta.

Una sconfitta, onorevole solo nelle proporzioni, che quasi certamente non sarà l’ultima di questo campionato, ma che è resa ancora più amara perché è la prima nel nuovo stadio.

CROTONE (4-3-3): Cordaz 4.5; Rosi 6, Claiton 4.5, Ferrari 5, Martella 4; Capezzi 5, Crisetig 4.5, Salzano 4 (46′ Stoian 5,5); Tonev 4 (54′ Simy 5), Falcinelli 5, Palladino 6 (75′ Rohden sv). A disp: Cojocaru, Festa, Mesbah, Dussenne, Fazzi, Ceccherini, Barberis, Trotta, Sampirisi. All. Nicola

NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Maksimovic 6.5, Koulibaly 6.5, Strinic 6; Allan 6, Diawara 6.5, Hamsik 6.5 (64′ Zielinski 6); Callejon 7 (75′ Giaccherini s.v.), Gabbiadini 4, Mertens 5.5 (83′ El Kaoudduri s.v.). A disp: Rafael, Sepe, Jorginho, Maggio, Chiriches, Insigne L., Rog, Ghoulam, Tonelli. All. Sarri

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: 17′ Callejon (N), 33′ Maksimovic (N), 89′ Rosi (C)
Ammoniti: Crisetig (C), Ferrari (C) Espulso: 31′ Gabbiadini (N) per fallo di reazione
Spettatori: 8.329